L’agire discrezionale accompagna costantemente nella vita lavorativa professionale la ricerca di autonomia tecnico professionale dell’AS e il suo uso è certamente influenzato dal contesto di lavoro ma anche dal sistema di valori e dall’orientamento personale del singolo professionista.
Eppure, probabilmente è proprio l’uso di margini diversi di discrezionalità che influenza l’attuazione e la traduzione operativa con il singolo utente, delle politiche sociali, le quali, in realtà, non sono sempre così chiaramente definite e attuabili. Perché l’uso della discrezionalità consenta di umanizzare regole e procedure e non corrisponda invece a un esercizio iniquo di potere occorre una più profonda riflessione e formazione teorico pratica che con questo percorso cerchiamo di offrire.
- Ambito definitorio: discrezionalità e lavoro sociale;
- La discrezionalità nel Codice Deontologico (analisi comparata articoli);
- Il cambiamento delle politiche pubbliche e gli spazi di autonomia del professionista oggi, tra domanda e offerta di servizi (dal codice alla pratica)
- Il potere discrezionale della professione: dalla valutazione alla applicazione dei regolamenti (dal codice alla pratica);
- La discrezionalità nell’azione professionale (esempi del codice in pratica);
Assistenti sociali e assistenti sociali specialisti.
Il corso si svolge in modalità FAD (formazione a distanza) attraverso l’accesso ad un’area web riservata in cui è possibile accedere a: video dei moduli formativi predisposti dai docenti, dispense e tutti i materiali utilizzati e prodotti, altri materiali di approfondimento appositamente selezionati .
E’ previsto un test finale di verifica dell’apprendimento.